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IL PASTORE SCOZZESE: ALLEVAMENTO ORO ANTICO

di Emanuela Natella 09 Nov 2024

Oggi parliamo del pastore scozzese. Innanzitutto, conosciamo l’allevamento che ha collaborato con noi per far conoscere questa razza. Chi siete e cosa vi ha portati ad allevare proprio il pastore scozzese

Buongiorno a tutti, mi chiamo Emanuele, sono un ragazzo Umbro che ha da sempre amato il mondo Pet ed in particolar modo il ramo cinofilo, allevo il cane da pastore scozzese a pelo lungo riconosciuto da Enci ed FCi con affisso: "DELL'ORO ANTICO ". Ad allevare proprio questa razza è stato l'amore spassionato che mi ha trasmesso la mia famiglia per i collies, la quale li possedeva già da diverse generazioni; in particolare ho amorevoli ricordi, a cui sono particolarmente legato verso un collies di nome "Leo", lui è nato precisamente un anno prima di me ed è venuto a mancare quando io avevo quindici anni, mi ha quindi accompagnato in tutta la mia infanzia e in parte adolescenza. Attualmente sono affiancato ed aiutato da Virginia, giovane ragazza Piacentina profonda amante della razza, e felice proprietaria di un bellissimo pastore scozzese di nome "Jimmy Blue dell'Oro Antico", complice anche della nostra conoscenza.

 


2. Grazie Emanuele di averci resi partecipe di qualche trascorso della tua storia. Tuttavia, ci sono tantissime persone appassionate al mondo cinofilo, e questo mi ha spinta a farvi questa domanda: cosa vi ha spinti a creare un allevamento, e quindi un’attività dalla vostra passione?

La spinta nel creare un allevamento è venuta banalmente proprio dall'amore per la razza, e dai tanti libri letti e studiati dedicati ai Rough Collies. Dall'ambizione di voler allevare una mia linea di sangue rispettando al meglio lo standard; ho quindi iniziato, sin da giovanissimo, a frequentare varie mostre cinofile ufficiali e non, fino ad arrivare da espositore/partecipante a cavalcare i ring più prestigiosi Nazionali e Internazionali dedicati alla razza. Tutto ciò per valutare quelli che erano i cani allora presenti, dai quali poter poi partire ed eventualmente attingere per future riproduzioni.

 

3. Alla luce della tua esperienza quindi, come espositore e poi allevatore, vorrei addentrarmi in quelle che sono le caratteristiche fisiche che deve avere un pastore scozzese. Vuoi indicarle?

Banalmente a questa domanda devo e posso fare riferimento solo e soltanto allo Standard FCI (Federazione cinologica Internazionale) N°156. Invito pertanto chiunque voglia approfondire, di visionarlo in autonomia tramite il sito ENCI nella sezione dedicata. Oltre ciò consiglio caldamente gli amanti della razza tutta, ma soprattutto quelli con attualmente meno esperienza, di andare a visionare le mostre Nazionali e Internazionali ufficiali FCI e sottolineo la parola ufficiali, in quanto nelle mostre amatoriali (non patrocinate) i collies che si possono iscrivere (e quindi vedere), potrebbero non essere corrispondenti allo standard. Unico mio appunto dove porre particolare attenzione in quanto negli ultimi anni questa è una cosa che sta "letteralmente sfuggendo di mano agli allevatori, verso il basso" è l'altezza al garrese che salvo minima tolleranza dovrebbe essere nei maschi compresa tra 56 - 61 cm mentre nelle femmine 51 - 56 cm.

 

4. Grazie di questa precisazione e indicazione, credo sia fondamentale per aiutare i futuri proprietari di questa razza. Quanti e quali varianti di colori potrebbero avere i soggetti?

Le varianti di colore ammesse nello standard Standard FCI N°156 sono tre, le quali devono tutte presentare le focature e il pattern bianco tipico di razza. Si dividono in: - Tricolore, è la colorazione base della razza, il mantello sarà prevalentemente nero corvino. - Fulvo Zibellino / Sabbia Bianco, questa colorazione non viene divisa dallo standard e nel pedigree, ma in realtà esistono due sottovarianti; fulvo genetico, il quale presente una colorazione omogenea chiara/biondo. fulvo carbonato, i quali presentano colorazione fulvo - mogano che può presentare molteplici sfumature, oltre che punte di pelo a volte nere e sottopelo più scuro che nei fulvi genetici. - Blue Merle questa si presenta prevalentemente come colorazione argenteo, macchiato o marmorizzato di nero. Sono infine altamente indesiderati soggetti interamente bianchi, o dove esso predomina.

 

5. Benissimo. In questo modo possiamo avere ben chiaro quando ci troviamo di fronte a un soggetto di standard. Per aiutare le persone che vogliono conoscere questa razza, vorrei chiederti le caratteristiche caratteriali principali.

L'attuale standard cita: Comportamento-Carattere: disposizione amichevole, senza traccia di nervosismo o aggressività. Un grande compagno, amichevole, felice ed attivo, buono con i bambini e gli altri cani. Da allevatore posso quindi ampiamente confermare ciò che in sintesi è sopra scritto, in quanto il rough collie è davvero un cane con un ottimo temperamento, che rispetta a pieno le gerarchie famigliari e del proprio branco. Sempre amorevole e pronto all'aiuto nelle situazioni dove è richiesto, questa razza è una delle più intelligenti, pacate, obbedienti e serene facenti parti dell'intero panorama canino. Sempre pronto a soddisfare i desideri del proprietario è felice ogni qual volta venga impiegato in un lavoro utile, di qualunque genere esso sia. Anche se oggi non ampiamente diffusa come razza può essere impiegata anche per sport come agility e/o sheepdog, oltre che per il classico lavoro in stalla / gregge. Se non in presenza dei proprietari, verso gli estranei, potrebbe invece mostrarsi "schivo e diffidente”, ma al tempo stesso mai mordace, se non profondamente intimidito.

 

6. Sono a conoscenza che ci sono diverse genealogie: Shetland, Americano, Europeo… Alla luce di questo, ci sono diverse tipologie di misure e stazze o ci sono differenze tra i pastori scozzesi? Mi diresti la tua idea su queste differenze?

Tra tutte le domande credo che questa sia la mia preferita e forse la più interessante per chi ci leggerà. Più che la mia idea, questi che andrò ad elencare sono dati oggettivi, anche se ad oggi molti nuovi allevatori e non, stanno seguendo dei filoni allevatoriali contrastanti che non condivido. Partendo dal presupposto che si, ci sono diverse genealogie, lo Shetland non rientra tra queste essendo una razza a sé, con un suo standard ben definito anch'esso riconosciuto da FCI. Gli Americani sono invece si collie, ma appartengono a quello che è lo standard AKC ovvero "American Kennel Club", devono quindi essere tassativamente considerati un’altra razza, con un proprio standard specifico; pertanto, non condivido assolutamente l'ormai "diffusa" e in alcuni casi "permessa" pratica di accoppiare quest'ultimi o discendenti con i rough collies Europei. A proposito dei collies americani, la compianta Valeria Rossi (grandissima esperta cinofila, allevatrice e scrittrice) che i cinofili di vecchia data conoscono bene, scrisse un articolo molto interessante reperibile facilmente online, che consiglio vivamente a tutti di leggere, dal titolo: "Collie americano: non deve essere una scusa per i cagnari" Sui collies europei (quelli quindi appartenenti alla FCI) riguardo le diverse tipologie che citi, posso dire che sicuramente sempre più in questi ultimi decenni si sono evidenziate palesi diversità; gli appassionati dividono più semplicemente gli attuali collies in "classico" e in "moderno/ipertipico" per le loro disuguaglianze morfologiche. Dovendo però teoricamente tutti aderire più possibilmente ad un unico standard (FCI), andiamo ad incontrare diverse peculiarità (stazza-misura/osso/stop/pelo per lunghezza densità/ ecc..) dovute appunto alle differenze tra le varie linee di sangue / genealogie. Per concludere il mio pensiero sulle diversità sopra citate è il seguente: è normale e fisiologico che ci siano chiare differenze morfologiche tra i vari filoni di sangue, ciò non toglie che tutti i collies dovrebbero essere dei cani che uniscono le doti di bellezza, tipicità, non mancando di carattere, di un corretto movimento e resistenza in quanto nasce come cane da lavoro.

 

7. Credo effettivamente che la risposta precedente sia molto utile alle persone che vogliono approcciarsi a questa razza, essendoci un po’ di disinformazione sulle varie tipologie. Chiedo ora, facendo le veci di un proprietario: il pastore scozzese ha un bellissimo e tipico pelo, ma che richiede anche un’attenzione particolare. Da allevatore, vuoi indicarci come va curato/toelettato?

Utilizzato inizialmente sugli altopiani scozzesi come cane da pastore, nonostante questo viene da molte persone, oggi, considerato un cane borghese, da salotto e da show, ciò non ci deve far scordare le sue origini, le quali prevedono una tessitura del pelo di copertura ruvida e fitta, quasi idrorepellente, dotato di un compatto sottopelo. Questo schema lo rende molto più semplice nella cura/toelettatura di quello che si può pensare. È un cane che necessita di una spazzolata generale con frequenza almeno settimanale. Ed è da noi consigliato portarlo da toelettatori professionisti due/tre volte l'anno secondo le esigenze anche del proprietario.

 

8. Ipotizziamo, ora, che una persona voglia prendere un cucciolo. Secondo la tua esperienza da allevatore: soffre di qualche malattia genetica, verso cui si deve fare attenzione quando si sceglie un cucciolo?

Possiamo tranquillamente affermare che in linea generale il cane da pastore scozzese a pelo lungo è ancora oggi un cane rustico e molto più sano di tante altre razze. L'Ente Nazionale Cinofilia Italiana suggerisce delle linee guida per la riproduzione che ad oggi comprendono i seguenti test: - HD - Displasia dell'anca. - C.E.A. : Collie Eye Anomaly / Anomalia dell'occhio del collie. - P.R.A. . Atrofia Progressiva della Retina. possiamo quindi dire che queste sono i test "principali" di razza, grazie ai quali in abbinato al superamento di altre prove non mediche, viene rilasciato l'attestato di riproduttore selezionato. Complice inoltre gli studi di settore e l'elevata facilità con la quale ad oggi si possono reperire informazioni, sempre più l'attenzione verso le patologie di razza porta a parlare di MDR1 ( Resistenza ai farmaci ) e di DM ( Mielopatia degenerativa ). A proposito di questo, sono a disposizione degli allevatori e degli aspiranti tali, dei pacchetti di test genetici "completi" dedicati alla razza, da effettuarsi presso appositi laboratori in collaborazione con ENCI. Invitiamo per cui gli interessati, ad approfondire in autonomia riguardo tali patologie, a cui alcuni soggetti potrebbero incorrere.

 

9. Immagino una vita nella nostra urbanizzazione per questa tipologia di cani. Affinché la scelta della razza sia il più consapevole possibile, ti chiedo: quale tipo di vita o di famiglia è più idoneo per la sua serenità psicofisica?

Il collie nasce e viene sin da subito concepito come cane "rustico" quindi molto tenace, forte e resistente che è in grado di adattarsi con estrema facilità a vivere tranquillamente in contesti e situazioni anche molto diverse tra loro. Viene da sé che è una, se non la razza, più idonea a trascorrere la propria vita serenamente, al fianco di famiglie o persone con situazioni anche opposte. Prerogativa importante per noi come allevatori è quella di garantire e invitare le future proprietà, a farlo muovere frequentemente in grandi spazi aperti, essendo come già detto più volte un cane da pastore.

 

10. Ringraziandoti della tua disponibilità nel fornirci tutte queste informazioni importantissime, ti chiedo un’ultima cosa: avresti un consiglio sulla scelta del cucciolo?

Prima della scelta del cucciolo, la ricerca dovrebbe partire dall'allevatore/trice, valutando attentamente a chi vogliamo affidarci. Voglio scagliare una lancia a favore di noi allevatori italiani riconosciuti Enci in quanto, in linea generale credo realmente che ad oggi siamo molto ben messi a livello qualitativo; alleviamo in maniera etica nei confronti anche di fattrici e stalloni per far nascere cuccioli sani, caratterialmente e morfologicamente in standard, senza dare priorità a nessuno di questi tre punti fondamentali. Entrando nello specifico del cucciolo se non si hanno, a mio avviso, leciti desideri su sesso e colore, o per particolari aspirazioni su eventuali riproduzione future e/o expo, tutti i rough collies da cuccioli sono adorabili e ovunque ricadrà la scelta, si rimarrà soddisfatti. Posso però consigliare, se già si hanno idee precise, su come si desidera che il cucciolo/a possa crescere come morfologia e carattere, di non andare a visionare la cucciolata (per la scelta) prima dei quaranta giorni di vita, anche se capisco che è alto il desiderio quando in famiglia si attende l'arrivo.

 

 

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